Tim Cook: le ragioni del tour mediatico

Tim Cook ha stupito tutti negli scorsi giorni. Il CEO di Apple ha infatti rilasciato una approfondita intervista a Bloomberg Businessweek, e a distanza di poche ore è stata pubblicata anche una intervista video trasmessa dalla NBC. Questo avviene solo qualche mese dopo l’annuale intervista della All Things D Conference di Walt Mossberg, che per Steve Jobs era l’unica occasione per parlare in pubblico. Per quale motivo Cook si è aperto in tale maniera al pubblico così improvvisamente?

Secondo Michael Gartenberg di Gartner la ragione è semplice: “Penso rifletta il modo in cui Apple sta cercando di dimostrare di essere ancora Apple, ma con la nuova direzione dettata da Tim Cook, che sta portando il suo stile di leadership nella cultura di Apple”. È lo stesso Cook ad ammetterlo in un passaggio dell’intervista a Bloomberg: “Apple è cambiata ogni giorno da quando io sono qui”.

In un anno come CEO, Cook ha fatto fare qualche passo falso ad Apple. Prima c’è stata la spinosa questione EPEAT, poi le mappe di iOS 6, per cui Cook ha dovuto scusarsi pubblicamente con una lettera. Quindi c’è stata la cacciata di Scott Forstall, tra i pupilli di Steve Jobs, e il nuovo incarico a Jony Ive. La borsa ha risposto negativamente ai risultati del primo anno di Cook, soprattutto negli ultimi mesi, e non è improbabile che il successore di Jobs voglia dimostrare di avere la situazione in pugno. La promessa per un ampliamento del business di Apple grazie alla televisione e la produzione di alcuni Mac trasferita negli Stati Uniti dimostrano la voglia di Cook di cambiare, e di farlo rendente tutti partecipi.

Cook ha prodotto profitti record, aggiornato sostanzialmente tutti i prodotti di Cupertino, e per il futuro lascia intuire piani non meno ambiziosi di quelli di Steve Jobs. Quello che non è ancora chiaro è se questa nuova Apple, più umile, disposta ad ammettere gli errori e sempre pronta ad innovare, è migliore di quella guidata dal suo fondatore.

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